Da poco reso ufficiale, l’arrivo di Vanja Milinkovic-Savic è la conclusione di una trattativa perdurata diverso tempo, e che ha evidenziato la volontà poi resa concreta dall’annuncio giunto nelle scorse ore, di puntare su un estremo difensore giunto oramai in una fase piuttosto matura della propria carriera ma con ancora diversi margini di miglioramento effettivi.
La volontà da parte di Conte che ha indubbiamente avallato l’approdo in azzurro dell’ex granata è quella infatti di fare ricorso nel corso della stagione su due portieri diversi ma in qualche modo complementari.
E’ famosa la parentela diretta con “l’altro” Milinkovic-Savic, ovvero quel Sergej, per anni uno degli elementi più tecnici della Lazio, trasferitosi nel 2023 fa in Arabia Saudita, precisamente all’Al-Hilal. Ma quali sono le principali curiosità relative a Vanja Milinkovic-Savic?
Parentela sportiva di Milinkovic-Savic
Nato in Spagna preciasmente nella cittadina di Ourense all’inizio del 1997, Vanja è il fratello minore di Sergej ed anche mamma e papà, di origine jugoslava, sono stati sportivi di livello: il padre Nikola è stato anch’egli un calciatore professionista, ed ha militato anche in Spagna ed in Portogallo, nel ruolo di centrocampista mentre la madre è stata cestista professionista. Come il fratello ha deciso di mantenere nel proprio cognome sia quello del padre, Milinkovic, sia quello della madre, Savic, come da tradizione spagnola.
Cambio di ruolo
Fin da giovanissimo Vanja ha raggiunto un’altezza media molto elevata, giungendo agli attuali 201 cm in fretta, probabile eredità genetica dei genitori. Si è affacciato prestissimo nel mondo del calcio ricoprendo però nelle prime battute di carriera come attaccante centrale, avendo di fatto un fisico da centravanti classico. Tuttavia fin dai tempi del Grazer AK (uno dei primi club con il quale è cresciuto) e con il Vojvodina poi sceglie di arretrare il proprio raggio d’azione diventando portiere, tra l’altro in questi due club è cresciuto calcisticamente anche il fratello Sergej.
Il motivo? E’ lui stesso ad ammetterlo, la “pigrizia” e l’indolenza in mezzo al rettangolo verde, ricoprire il ruolo di portiere è divenuta quindi una soluzione decisamente efficace.
Quasi un Red Devil
Le doti evidenziate con la casacca del Vojvodina hanno portato gli osservatori del Manchester United nel 2014 a metterlo sotto contratto quando è ancora molto giovane. Vanja viene lasciato in prestito presso il club locale. Tuttavia non giocherà mai con i Red Devils, in quanto non in grado di ottenere un regolare permesso di lavoro per giocare in Inghilterra, per questo motivo dopo circa un’anno e mezzo ottiene lo svincolo di contratto con i Diavoli Rossi per accasarsi presso il club polacco del Lechia Danzica.
Portiere ma non solo
Milinkovic-Savic ha evidenziato una enorme crescita nelle parate, la scorsa stagione ha evidenziato diverse caratteristiche interessanti, la più eloquente è quella dei probabili gol salvati dal portiere serbo, che per statistica ha numeri appena inferiori a Mile Svilar, votato quest’ultimo come miglior portiere della Serie A 2024/25.
Inoltre sono note le caratteristiche relative ai lanci lunghi, che sono minori rispetto alle prime stagioni con il Torino ma che restano una caratteristica utile per rifar partire l’azione ma anche per fornire supporto ai compagni. In senso generale Milinkovic-Savic durante l’ultima stagione con il Toro ha quasi raggiunto i 900 tentativi di lanci lunghi, arrivando a sfiorare il 50 % di quelli riusciti.
Inoltre è un rinomato pararigori, la scorsa stagione sono stati ben 4 quelli salvati dall’imponente portiere del Napoli.