Osimhen contestato dalla Curva A è qualcosa di storico

Victor Osimhen è sempre più vicino a lasciare definitivamente Napoli ed il Napoli, a seguito di un riavvicinamento effettivo da parte del Galatasaray che ha accettato le condizioni di vendita del cartellino. Poche ore fa i contatti si sono intensificati ma è ancora più rilevante la posizione da parte della Curva A, una delle sezioni della tifoseria azzurra che ha apostrofato il centravanti nigeriano con parole eloquenti ed al tempo stesso significative, in contrapposizione al clima di enorme entusiasmo e fiducia che perdura da mesi, portando la sua situazione ad essere in qualche modo storica. Vediamo perchè.

Da come si evince dallo striscione evidenziato ed esposto nei pressi di uno dei monumenti storici di Napoli, il Maschio Angioino, infatti la Curva A ha addirittura apostrofato il calciatore ancora tesserato con il club azzurro come pezzente.
Lo striscione per intero recita:

Osimhen, l’ignoranza nella tua vita la farà sempre da padrona…
Pezzente, ricorda che qui ha giocato Maradona!

Parole decisamente eloquenti, solitamente dedicate meno ai calciatori, ma quanto più spesso alla dirigenza in anni non così lontani, in particolari situazioni. Elemento che ha contribuito a creare da tempo una sorta di dualismo tra le opinioni, che però negli ultimi mesi ha sostanzialmente cessato di esistere.

Victor Osimhen che fa discutere

Fin dall’acquisto da parte del Napoli, Victor Osimhen non è stato un calciatore facile da inquadrare completamente, criticato da alcuni in quanto eccessivamente grezzo tecnicamente, elogiato da altri per l’importante ed imponente forza di volontà che l’ex Lilla ha da sempre imposto come uno dei principali aspetti del proprio gioco. Condizione che secondo vari esperti ha portato però una certa fragilità, in particolare in diverse condizioni, costellate da atteggiamenti non sempre esemplari al di fuori del campo.

Da assenze prolungate, dovute ad infortuni “particolari”, fino ad atteggiamenti difficilmente considerabili eccessivamente maturi, che hanno però controbilanciato una certa efficacia in zona gol: a Victor è stato impossibile anche per i suoi detrattori elogiare l’enorme “fame” che il nigeriano ha sempre messo in campo, e che di fatto ha portato il tifoso napoletano, il più delle volte a dover scindere l’aspetto calciatore da quello evidenziato al di fuori del rettangolo verde, questo almeno fino ad un “punto di rottura”.

Quello che non fa discutere

Difficile definirne uno solo, di punto di non ritorno, sicuramente però uno di questi è da evidenziare in un periodo specifico, quello di fine settembre 2023 che ha visto la cancellazione di quasi tutte le immagini correlate al Napoli sui profili social ufficiali, azione arrivata non casualmente, ma dopo, secondo ricostruzioni, la mancata eliminazione di un video goliardico sviluppato attraverso i profili social del Napoli, motivo di fastidio profondo, anzi di offesa vera e propria. Condizione che è proseguita anche nelle settimane successive, confermando i due aspetti di Osimhen: a goal importanti, sono seguite esultanze di fatto non esultanze, volto forzatamente corrucciato ed espressione offesa.

L’arrivo di Antonio Conte nell’estate 2024 ha sancito di fatto la fine del rapporto effettivo tra il Napoli ed Osimhen, al netto di un contratto ottenuto dopo un sostanzioso ed importante rinnovo. Il tecnico salentino infatti, che aveva richiesto l’arrivo del proprio pupillo Lukaku, di comune accordo con la società, aveva estromesso l’attaccante africano dal nuovo corso azzurro.

Da parte del tifoso il “fastidio” e la successiva volontà di non ammirarlo in maglia azzurra è progressivamente aumentata seppur non in modo uguale per tutti, specialmente dopo che la sua mancata cessione nella scorsa estate ha profondamente rallentato la primissima parte di stagione, che poi è stata costellata da un trionfo tanto fragoroso quanto inizialmente inaspettato, in campionato. Anche nei mesi successivi, fino all’attuale sessione di mercato Osimhen ha di fatto rifiutato la principale destinazione alternativa al Galatasaray, portando il tifoso a considerarlo una zavorra.

Atteggiamenti di questo tipo hanno avuto il sapore di qualcosa di quasi peggiore di un “traditore” (seppur con connotati sportivi) come poteva essere stato Gonzalo Higuain, ma con la volontà a derubricarlo a calciatore forte ma con qualche “ma” di troppo, che ha infastidito oramai quasi tutti i supporter.

Osimhen è “riuscito” in qualche modo a farsi dimenticare e di unificare il pensiero comune di quasi tutti i tifosi, che è sfociato nel sopracitato striscione, ovvero il farsi “non apprezzare” pur essendo di fatto, parte della storia recente e vincente del Napoli come elemento cardine, senza per questo trasferirsi ad una rivale oppure senza, con tutta probabilità portare un danno economico al club, qualcosa a suo modo di storico: praticamente ogni tifoso lo vuole lontano dalla maglia azzurra.

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